Toglietele voi quelle gonne!
Offendono la vostra dignità …
è finito il tempo di mentire.
Che cosa siamo noi? Esseri fatti donna
a questo mondo ingrato
che ci disegna in forma di mostri
o come dir si voglia: “diavoli!”
Ogni giorno contiamo le mattonelle del tempo:
sono i passi che abbiamo a disposizione
per rimanere in quella geometria
e non cadere
e non cadere.
Perché se cadiamo poi rinasciamo
e Lui non lo desidera.
Chi è Lui?
È chi ti governa
senza chiederti perdono
per averti calpestato le dita
mentre sei inginocchiata per terra
e tra quelle mattonelle
pulisci il mondo!
Toglietele voi le gonne!
Indossate la sapienza dell’attesa
e sul più bello,
allo scorgere dell’alba
cominciate a correre fortissimo!
E uscite in armonia col sole
a liberarvi dalle corde taglienti
della vostra stessa innocenza
dal vostro burka
che è nascere in una cultura
che non sacralizza
ciò che tra le vostre cosce
dà vita all’universo.
In atroci divise di Lara Carrozzo
In atroci divise
il sangue delle donne
soggiunge nel verso inquieto
dell’indole che fa da scudo.
Han strappato alle comete
…industrie di vigliacchi
tra vestiti inzuppati d’inchiostro.
Volteggia un crudele mistero
nell’ignavo sudore di una guerra
frangiata nel passato e ancor viva!
Bianchi singulti nei lividi del cielo
rubano la mia oscurità;
le braccia son rami spezzati!
L’ondeggiare lieve
dei passi sul vento assaporo
e sento naufragare coscienze
terribilmente offuscate dal tedio.
Dolce quiete ti vorrei feconda
in questa terra
bruciata dai confini……
Armonia desolata, cantare puoi
come nenia tra i campi
delle vite infrante, violate.
Eleverei sorgenti fulgide
e imprimerei torrenti d’amore.
Lo scroscio dell’anima sul pianto
almeno una volta ha infossato gli occhi dell’uomo.