Salento in Gaza
Salento respiro sospeso
di danza di pizzica
che risuona a strisce sfumate nel mondo
…la striscia di Gaza che piange,
che versa la salsa di sangue pestata e appestata dal male.
Sanguina e pesta…pesta e sanguina…con devozione popolare
di chi finisce il respiro
di chi muore
perché sospesi si muore nello sciacallaggio
dei colpi di arma da fuoco! Tra Israele e Palestina…
dove donne partorienti in lenzuola rosse di fuoco
abortiscono nell’assenza di diritti umani…
e tamburi …tamburi …e vagiti e…vagiti
si rompe, si interrompe
e si continua a confinare nel logos interrotto
che appare nelle nuvole
allattato da una donna maestra di libertà!
Il cielo, il cielo… quant’è bello il cielo
che piange e ride…che ci aspetta
un cielo plumbeo di folate di fumi scuri
di guerra senza appezzamento di sereno.
Le anime si vendono ogni giorno
all’oscuro…e un muro si alza ancora
nell’altrove non rigenerando l’avvenire.
Si grida! Si grida: “Salento in Gaza!”
Si danza e si danza
pizzica la taranta nera della guerra
e fa impazzire e fa morire!
Il non-senso è il vero talento
dell’assenza di ragione,
ma un lume ancora appare
e sei tu Madonna
sotto la croce di Cristo
che sfami l’infamia di tutti i farisei
con l’amore…
l’amore un fiume rosso di dolore
che cerca l’origine,
che non nega…
che non rinnega
che stringe il nodo dell’umanità
nell’utero infinito
di chi sa che il domani
è PACE.